Il portale “Cantiere Pomposa” vuole costituire una cornice per studi e ricerche dedicate all’abbazia di Pomposa: la storia, i documenti dell’antico archivio, i manoscritti della biblioteca, il complesso architettonico, le decorazioni e i cicli pittorici di uno dei maggiori monasteri benedettini nell’Italia medievale.

Il progetto è promosso dalla Deputazione provinciale ferrarese di storia patria

In collaborazione con:
Regione Emilia-Romagna - Servizio Patrimonio culturale
Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio
Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna
Archivio Privato dell’Abbazia di Montecassino
Archivio di Stato di Modena
Archivio di Stato di Milano
Archivio di Stato di Roma

Gallerie Estensi - Biblioteca Estense di Modena
Università degli studi di Bologna - Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Istituto Storico Italiano per il Medioevo
Associazione Caput Gauri
Comperio srl - supporto Tecnico

Con il patrocinio dell'Associazione Italiana del Paleografi e Diplomatisti

Le attività del “Cantiere Pomposa” saranno aperte dal progetto L’abbazia di Pomposa e le sue scritture che ha l’obiettivo di ricostruire virtualmente l’unità originaria dell’archivio e della biblioteca tra X e XII secolo.

Dal portale sarà possibile accedere a un catalogo integrato delle schede di descrizione di:

  • documenti dell’archivio
  • manoscritti della biblioteca
  • bibliografia di argomento pomposiano.

I responsabili scientifici del progetto sono:

Corinna Mezzetti (Deputazione provinciale ferrarese di storia patria)
Antonio Manfredi (Biblioteca Apostolica Vaticana)
Chiara Guerzi (Deputazione provinciale ferrarese di storia patria)
Giovanni Isabella (Università degli studi di Bologna)
Anna Berloco (Biblioteca Apostolica Vaticana).

L’abbazia di Pomposa raggiunse nel pieno medioevo una posizione di rilevanza politica ed economica, nello scacchiere dei poteri di papi e imperatori, e raggiunse un grande prestigio spirituale e culturale.

La vitalità e il ruolo di Pomposa, crocevia di uomini e scritture nell’Italia padana, hanno lasciato tracce importanti, scolpite nelle pietre delle sue architetture e affrescate nei cicli pittorici che decorano la chiesa e i locali attorno al chiostro.

Tracce più fragili, ma altrettanto potenti, sono da ricercare tra le carte dei manoscritti della biblioteca e tra le pergamene arrotolate dell’antico archivio di Pomposa.
Le carte dell’archivio e, in misura ancora maggiore, i codici della raccolta libraria hanno vissuto un comune destino di dispersione, con tempi, ragioni e modalità diverse.
Un patrimonio straordinario di scritture che oggi non sono più a Pomposa, ma sono andate disperse in tante sedi di conservazione, in Italia e all’estero, e purtroppo in parte perdute, seppure descritte in cataloghi e inventari antichi.
L’antica e ricchissima biblioteca monastica è quasi interamente perduta: rimangono oggi due cataloghi (tra cui il famosissimo elenco redatto dal monaco Enrico nel 1093) e una decina di codici, conservati tra Modena, Mantova, Firenze, Città del Vaticano e Oxford.
Una sorte migliore è stata riservata alle carte dell’archivio, in gran parte superstiti seppure con lacune importanti di pergamene perdute: i documenti antichi sono però frammentati in diversi fondi e distribuiti tra Ferrara, Modena, Milano, Roma e Montecassino.

Quasi a riportare nuovamente manoscritti e documenti entro uno spazio comune, il presente progetto vuole intrecciare le informazioni sull’archivio e sulla biblioteca di Pomposa nella dimensione virtuale di un portale e di un catalogo e offrire così agli studiosi uno strumento di lavoro che raccolga le conoscenze attuali sulle carte e sui codici, presenti nuovi dati e ne integri la descrizione alla luce dei cantieri di lavoro in corso, ampliando grazie alle tecnologie digitali le potenzialità di ricerca e di studio del patrimonio manoscritto dell’abbazia di Pomposa.

(C. Mezzetti, A. Manfredi, A. Berloco, C. Guerzi, G. Isabella, L’abbazia di Pomposa e le sue scritture tra X e XII secolo: un progetto per ricostruire l’archivio e la biblioteca, in «Reti Medievali Rivista», 22, 2021, n. 2, pp. 6-7)

Cantiere Pomposa” è un cantiere di lavoro proiettato in una dimensione innovativa, per portare a sintesi i dati della ricerca storica e filologica, sfruttare le possibilità offerte oggi dalle nuove tecnologie e dalle più recenti esperienze nel campo delle digital humanities, ricomporre, mettere a disposizione e valorizzare un patrimonio manoscritto di grande ricchezza, ma caratterizzato da una frammentazione che ne ostacola e limita le potenzialità di conoscenza.

Cantiere Pomposa” è un cantiere di studi che vuole aprirsi ad una prospettiva istituzionale e creare una rete di collaborazione tra enti, soggetti e studiosi, per unire le forze e le risorse nella valorizzazione della storia e del patrimonio della celebre abbazia sul Delta del Po.

STORIA

STORIA

Cantiere Pomposa


VAI ALLA SEZIONE

ARCHIVIO

ARCHIVIO

Cantiere Pomposa


VAI ALLA SEZIONE

BIBLIOTECA

BIBLIOTECA

Cantiere Pomposa


VAI ALLA SEZIONE

ARTE e
ARCHITETTURA

ARTE e
ARCHITETTURA

Cantiere Pomposa


VAI ALLA SEZIONE

Documentari

Fotografia e cinema sono arti troppo “giovani” per poter competere con architettura, pittura e musica, ma anch’esse rappresentano fonti di grande interesse.

Partner istituzionali Cantiere Pomposa

CONTATTI

Deputazione Provinciale Ferrarese
via Giuoco del Pallone, 8 - 44121 Ferrara

NEWSLETTER

Ho letto e accetto Termini e condizioni d'uso e Informativa sulla privacy